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L'ulivo è un albero originario dell’area attorno al Mar Mediterraneo

Il nome botanico è Olea europaea, ed è l’unica specie del genere di cui vengono utilizzati i frutti, mentre di alcune altre specie (Olea capensis, Olea laurifolia) vengono coltivate per il loro legno compatto e pesante, di ottima qualità. 

Trattandosi di piccoli alberi presenti naturalmente anche in Italia, un qualunque appassionato di piante e giardini conosce bene le caratteristiche salienti dell’ulivo: è un albero abbastanza piccolo, che non supera i 6-8 m di altezza, molto longevo, con tronco tozzo, nodoso e contorto, e ramificazioni sparse, che danno origine ad una chioma disordinata.

Le foglie sono piccole, lanceolate, sempreverdi, coriacee, con la pagina superiore grigio verde, e la pagina inferiore chiara, grigia. L’aspetto generale di un ulivo “anziano” è quello di una pianta che lotta per sopravvivere, anche se in realtà tale aspetto si mantiene anche negli esemplari che hanno tutto ciò di cui necessitano a disposizione; è un tratto distintivo degli ulivi, che li rende molto interessanti nell’arredo urbano e nella preparazione di giardini.

Gli ulivi producono piccolissimi fiori bianchi o verdastri, che sbocciano sui rametti giovani, detti mignole, prodotti all’ascella fogliare; ai fiori seguono i frutti, piccole drupe ovali, chiamate olive, che si utilizzano per il consumo diretto o per produrre l’olio di oliva, uno degli oli più sani e pregiati.

Gli ulivi secolari, imponenti e ricchi di storia, con diversi decenni di vita alle spalle, possono raggiungere prezzi notevolmente elevati, trasformandosi così in autentici status symbol verdi per molti. Tuttavia, questa pregiata caratteristica ha spinto molti commercianti di piante a cercare ulivi sempre più antichi da sradicare e vendere, contribuendo al depauperamento degli uliveti in alcune zone del Mediterraneo, privandole dei loro esemplari più suggestivi e belli.  

In alcune regioni italiane ora si sta cercando di tutelare la dignità di questi alberi, cercando di recuperare gli uliveti incolti e abbandonati, per fare in modo che gli ulivi in essi contenuti non vengano venduti al miglior offerente come piante da giardino.

Le olive presentano una polpa sottile di colore verde, che si trasforma in tonalità violacee o porporine durante la maturazione, solitamente avvenuta tra ottobre e novembre. Questa fase di maturazione, conosciuta come invaiatura, riveste un’importanza cruciale nel ciclo di vita delle olive.
In Italia, è consuetudine estrarre un olio particolarmente aromatico e delicato dalle olive parzialmente acerbe o non ancora completamente mature. Questo metodo permette di ottenere un prodotto finale di elevata qualità e dalle note gustative distintive.